Come è Fatto un Dente

Dentista Termoli

Come è fatto un dente: anatomia e morfologia

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I denti sono organi presenti nel cavo orale di diverse specie animali, tra queste l’uomo, che hanno un compito principale: masticare e preparare gli alimenti per la digestione, anche se possono essere utilizzati anche per funzioni fonetiche oltre a definire dei canoni estetici.

Nell’uomo si sviluppano due ordini di denti: quelli da latte (temporanei, caduchi o decidui) e quelli permanenti. Anche i denti da latte hanno una radice. Facciamo questa precisazione perché quando i denti decidui cadono sembrano dei monconi, questo perché per poter cadere e lasciare il posto ai corrispettivi permanenti la loro radice  si consuma.

Esiste una struttura e una morfologia di questi elementi? Ogni dente può essere suddiviso in tre parti, una porzione superiore visibile detta corona, una completamente impiantata all’interno dell’alveolo dentario definita radice e una parte intermedia di connessione tra le due, molto sottile, detta colletto.

Le forme che acquistano i vari denti sono frutto della necessità di tagliare e masticare il cibo: mentre i molari e i premolari servono a triturare gli alimenti e a preparare il bolo (impasto di cibo masticato) gli incisivi e i canini tagliano e staccano.

Un discorso a parte lo meritano i denti del giudizio. In epoca preistorica, prima della scoperta del fuoco, l’homo sapiens aveva una mascella molto più grande e masticava correttamente anche con i denti del giudizio. Con la scoperta del fuoco e quindi con la possibilità di cucinare i cibi, l’uomo nei secoli ha sempre meno utilizzato la bocca per masticare. L’evoluzione ha portato ad una riduzione delle dimensioni delle mascelle ma il numero dei denti è rimasto lo stesso. Di conseguenza, oggi i denti del giudizio – la maggior parte delle volte – non hanno lo spazio necessario per erompere in modo corretto in arcata. E la masticazione reale si ha fino ai settimi anche se gli ottavi sono posizionati in modo corretto. Essendo denti inutili, in caso di problemi anche semplici come processi cariosi o se c’è il rischio di far cariare i denti adiacenti se ne consiglia l’estrazione.

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Da cosa sono formati i denti

Altra domanda tipica relativa alla natura di questi organi: di cosa sono fatti i denti? Ossa? Avorio? Le credenze sono tante, analizziamo l’anatomia con attenzione.

La parte più esterna della corona di un dente è costituita dallo smalto, un tessuto epiteliale molto duro e resistente che oltre a sopportare la masticazione ha il compito di proteggere la dentina sottostante da aggressioni esterne. Nello smalto non sono presenti nervi, per questo motivo la carie in fase iniziale è asintomatica e l’unico modo per diagnosticarla è attraverso una visita di controllo dal dentista.

Il secondo strato del dente è la dentina di colore giallognolo. La dentina è attraversata da piccoli canali detti tubuli in cui alloggiano particolari cellule, dette odontoblasti, responsabili della sensibilità dentale.

Il cemento è uno strato molto sottile e riveste la dentina su tutta la superficie della radice.

All’interno del dente in una piccola cavità c’è la polpa dentale, un tessuto connettivale con la funzione di fornire nutrimento e ossigeno alle cellule presenti nella dentina. Al suo interno si trovano fibre nervose e vasi sanguigni. Fornisce sensibilità al dente e mantiene la dentina elastica.

La gengiva protegge l’osso dal contatto con l’ambiente orale. Aderendo all’osso forma una barriera che impedisce il passaggio dei batteri.

Il dente è ancorato all’osso tramite il legamento parodontale costituito da fibre elastiche che da un lato si inseriscono nel cemento e dall’altro lato nell’osso.

Quali e quanti denti abbiamo in bocca?

I denti da latte sono in tutto 20 distribuiti nelle due arcate, una inferiore e una superiore: 8 incisivi (4 sopra e quattro sotto), 4 canini (due sopra e due sotto) e 8 molari (4 sopra e 4 sotto). Questo per quanto riguarda i decidui, ma quanti denti ha un adulto? Nella dentatura permanente i denti sono in totale 32 compresi quelli del giudizio: 8 incisivi, 4 canini, 8 premolari e 12 molari.

Quali malattie colpiscono i denti?

Ovviamente quando ci chiedono come è fatto un dente l’attenzione cade anche sulle sue patologie.  Gran parte delle domande rivolte all’argomento riguardano le malattie da evitare o curare. I denti possono soffrire di diverse patologie dovute a più fattori. Le più comuni sono la carie, la gengivite e la parodontite. La più diffusa tra adulti e bambini è sicuramente la prima.

Carie

La carie è un processo distruttivo del dente e si forma a causa dell’azione di alcuni batteri presenti nella bocca, di solito innocui ma che in condizione specifiche possono provocare gravi danni al cavo orale.

In caso di scarsa igiene orale, eccessivo consumo di zuccheri e scarsa salivazione, questi batteri possono accumularsi sui denti e col tempo cariarli. Nello stato iniziale la carie è asintomatica in quanto sullo smalto non sono presenti nervi, quando però il processo carioso arriva alla dentina il dente comincia ad essere particolarmente sensibile alle variazioni di temperatura. Se sottovalutato questo sintomo la carie può giungere fino alla polpa provocando forte dolore.

La carie può essere facilmente curata dal dentista attraverso l’otturazione e nei casi più gravi con la devitalizzazione del dente.

Gengivite

La gengivite è l’infiammazione della gengiva dovuta alla scarsa igiene orale e di conseguenza alla presenza prolungata dei batteri nella bocca. Le gengive infiammate sono rosse, gonfie e sanguinano frequentemente. Pulendo bene i denti dopo ogni pasto è possibile risolvere facilmente il problema delle gengive infiammate. È comunque opportuno rivolgersi al proprio studio dentistico per effettuare una pulizia dei denti professionale.

Parodontite (piorrea)

La parodontite è una patologia infiammatoria e degenerativa che coinvolge i tessuti circostanti i denti e che se non curata porta alla caduta di questi ultimi.

La piorrea, termine con il quale nel gergo comune si identifica la parodontite, è in realtà uno dei sintomi di quest’ultima, che si verifica in uno stadio abbastanza avanzato della malattia. E’ causata dai batteri presenti nel cavo orale, che a causa di una igiene carente si moltiplicano indisturbati provocando danni. Le tossine prodotte dai germi infatti causano un’infiammazione gengivale che se non curata può arrivare all’apparato parodontale distruggendo le fibre e l’osso alveolare con conseguente formazione di tasche parodontali, mobilità dentale e caduta di uno o più denti.

Se diagnosticato in tempo questo processo è reversibile, nei casi in cui la patologia è già a uno stato avanzato sono necessari interventi più complessi come la terapia rigenerativa dell’osso. Tuttavia anche nei casi più gravi è possibile attraverso specifici trattamenti controllare e impedire la sua progressione nel tempo.

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