Pedodonzia: qualche risposta alle domande più frequenti delle mamme :
1) Perche’ sono importanti i dentini da latte?
Spesso c’è una convinzione, da parte dei genitori, che i dentini da latte non siano poi così importanti perchè provvisori.
Invece sono importantissimi perchè:
1. Conservano lo spazio per i successivi denti permanenti
2. Insieme alla lingua intervengono nella crescita’ mandibolare e mascellare
3. Sono una chiave importante nel corretto sviluppo del linguaggio e della fonazione
4. Se correttamente sviluppati danno una positiva immagine di se’
2) Quando iniziare a pulire i dentini da latte, e come?
Da 0 mesi all’eruzione del primo dentino bisogna cominciare a pulire le gengive del bimbo con una garzina inumidita,
possibilmente dopo ogni poppata.
Successivamente, all’arrivo del primo dentino, si può cominciare a spazzolarlo con lo spazzolino appositamente studiato per i piccini, senza uso di dentifricio, con un movimento delicato
dalla gengiva al dente.
Con l’arrivo dei premolari e molari da latte (attorno ai 24 mesi) oltre al movimento verticale (sempre dalla gengiva al dente, mai l’opposto) si aggiungono i movimenti “avanti-indietro” sulla
superficie masticatoria (proprio dove nascono le prime carie), cercando di allontanare qualsiasi residuo alimentare dai solchi del dente.
Lavare i propri denti dopo ogni pasto principale, dando così il buon esempio, è una regola che vale per tutta la famiglia. Appena il bimbo/a è in grado di sputare, si può iniziare con l’uso del
dentifricio specifico per l’età del bimbo, privo di fluoro (attenzione: la quantità del dentifricio deve essere pari ad una piccola lenticchia).
3) Come prevenire la carie nei bambini?
La regola d’oro è una corretta igiene orale dopo ogni pasto principale, riducendo al minimo i fuoripasto fatti di merendine, dolci, succhi di frutta, bevande zuccherate e caramelle
gommose. Previlegiare viceversa la frutta e la verdura fresca! Comunque se è vero che gli zuccheri semplici (contenuti nelle bibite gassate, dolciumi, succhi di frutta, zucchero da tavola, miele
etc.) vengono rapidamente utilizzati dalla flora batterica, è altrettanto vero che alimenti contenenti carboidrati complessi (pasta, pane, riso, orzo, farro, mais, segale, patate etc.) sono
altrettanto pericolosi. Infatti, secondo recenti ricerche, sembrerebbe che sia più importante il tempo di permanenza del cibo all’interno della bocca rispetto alla quantità totale di zuccheri in
esso contenuta. Gli alimenti zuccherini quindi possono essere consumati a patto che siano prontamente seguiti da un’adeguata pulizia orale, ma non prima di 10 minuti, per permettere alla saliva
di tamponare il pH acido dopo ingestione, per esempio, di mele o agrumi. Infine ricordiamoci che l’alimentazione deve garantire un apporto di vitamine e minerali necessari a garantire la salute
dei tessuti dentari (calcio, magnesio, fluoro, e fosforo in primis). Curiosità: via libera al succo di ossicocco (o cranberry), unico nel suo genere, in grado di prevenire la formazione
di placca sulla superficie dei denti, interferendo con la capacità di un batterio gram-negativo, che prende il nome di Streptococcus mutans, implicato nella cariogenesi, di aderire alla
superficie dello smalto.
4)Le sigillature dei solchi sono una buona prevenzione della carie nei bambini?
La funzione delle sigillature è di proteggere i denti dalla formazione della carie occlusale, e deve essere effettuata non appena i denti posteriori permanenti sono completamente erotti
nel cavo orale (solitamente intorno ai 6 anni). Normalmente si sigillano i molari permanenti, perché caratterizzati da una anatomia complessa, ricca di solchi e fossette difficili da pulire per
la mano ancora poco esperta del bambino; ma è consigliabile sigillare anche i premolari e molari da latte, che vanno incontro alla permuta molto più avanti (attorno ai 9/11 anni), e che è quindi
opportuno mantenere in bocca nelle migliori condizioni possibili fino a quel momento.
La sigillatura dei solchi consiste nell’applicazione di un materiale fluido e resinoso che scorre molto bene all’interno dei solchi e delle fossette dei denti, ed indurendosi (con una lampada
fotopolimerizzante, in poco tempo e senza fastidio né dolore, non si usano strumenti aggressivi) ne rende la superficie masticante più uniforme. Questo impedisce il ristagno del cibo nei solchi,
rendendone la superficie più detergibile. Inoltre la presenza di fluoro a rilascio graduale nel materiale utilizzato contribuisce a rinforzare lo smalto ed a proteggerlo ulteriormente dalla
formazione della carie. Il tutto, ripetiamo, è assolutamente indolore, con brevi sedute da 10 minuti circa. Solitamente in due o al massimo tre sedute si sigillano sia i premolari e molari da
latte che, soprattutto, i primi molari permanenti (che sono quattro!).
5) Quando portare i bambini a fare la prima visita dal dentista?
Generalmente consigliamo di non posticipare troppo in là, negli anni, sia per far conoscere ai bimbi la
figura del dentista, sia soprattutto per non aspettare l’insorgenza delle prime problematiche dovute alla carie già in atto. Aspettando il “buco”, o addirittura i primi sintomi legati ad una
carie avanzata (dolore, ascesso, dente distrutto), il primo approccio con la figura del dentista risulterebbe certamente più traumatico, e costringerebbe ad intervenire in prima battuta senza
aver costruito precedentemente un rapporto di fiducia con il proprio curante. Quindi il consiglio è di introdurre la figura dell’odontoiatra già all’età di 3 anni, magari iniziando soltanto a
contare i dentini insieme e facendo un giro su e giù sulla poltrona ’’magica’’ del dentista. Fare la prima visita precocemente è quindi importante anche per gettare le basi per un buon rapporto
tra il bambino ed il dentista, e quindi tra l’adulto del domani ed il dentista.
Un suggerimento importante è non usare MAI il dentista come minaccia nei confronti di un bimbo restio a lavarsi i denti, o che mangia troppi dolci, poiché questo costituisce il miglior viatico
per una futura fobia.
6) Il mio bambino ha delle macchie scure sui denti, che cosa sono?
Se si tratta di piccole macchioline alla base dei denti che formano una specie di linea scura a livello
del colletto, è una cosa assolutamente innocua, non crea danno alcuno, e sembrerebbe pure associato ad una bassa incidenza di carie. Gli americani identificano qs fenomeno come Black Tartar, ma
non si tratta di tartaro, bensì di batteri cromogeni che, associati ad una certa composizione salivare, creano queste macchioline scure. Queste macchie possono essere rimosse dal dentista con un
gommino ruotante e un po’ di pasta abrasiva, ma tendono a riformarsi velocemente.
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